
mercoledì 28 marzo 2012
giovedì 22 marzo 2012
lunedì 5 marzo 2012
Nome di profeta

Dal primo libro di Samuele
In quei giorni , il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola
del Signore era rara in quel tempo, le visioni non erano frequenti.
Un giorno Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non
riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel
tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: “Samuele!” e questi
rispose: “Eccomi”, poi corse da Eli e gli disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Eli rispose: “Non ti ho
chiamato, torna a dormire!”. Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo:
“Samuele!” e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Ma quegli
rispose di nuovo: “Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!”. In realtà Samuele fino
allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del
Signore. Il Signore tornò a chiamare: “Samuele!” per la terza volta; questi si alzò ancora e corse
da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il
giovinetto. Eli disse a Samuele: “Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla,
Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore,
stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: “Samuele, Samuele!”.
Samuele rispose subito: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele acquistò autorità poiché
il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da
Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore.
Parola di Dio
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